Asma e sport: il nuoto

asma e sport: il nuoto dottoressa Bertassi in piscina

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Asma e sport: il nuoto è consigliato? Sapevate che alcuni dei più famosi nuotatori olimpici di maggior successo, tra cui i medagliati olimpici Marc Spitz, Rick Demont e Rebecca Adlington, erano asmatici? Ma non solo.

Qui di seguito ripercorrerò con voi un argomento che ho affrontato tante volte durante la mia carriera di medico:

il nuoto fa parte integrante della terapia nei soggetti asmatici

Nel 1985 pubblicai insieme al mio collega dr. Domenico Arensi un articolo molto semplice ma dettagliato sulla Validità del nuoto nella terapia dell’asma che invito a leggere chi voglia approfondire l’argomento.

Cos’è l’asma

L’asma è una condizione infiammatoria cronica che colpisce le basse vie aeree ovvero i polmoni. Ciò avviene in soggetti predisposti come le persone allergiche quando vengono a contatto con stimoli nocivi, come per esempio fumo di sigaretta, virus o altri inquinanti ambientali.

L’accesso asmatico, ovvero l’attacco acuto di asma, può manifestarsi dopo una esposizione a stimoli quali fumi tossici, esercizio fisico non regolato, aria fredda, pollini.

Sintomi: l’asma si manifesta inizialmente con respiro sibilante e tosse, seguono poi l’oppressione toracica e la mancanza di respiro.

Asma e sport: perchè scegliere il nuoto

Nei Paesi anglosassoni il nuoto è stato da sempre raccomandato a chi soffre d’asma, e soprattutto nei bambini, per due principali motivi:

  1. l’ambiente caldo e umido non è in grado di scatenare crisi asmatiche
  2. l’esercizio di inspirazione ed espirazione contro un mezzo semi solido come l’acqua e il fatto di essere ritmico e cadenzato permette a questo sport di funzionare come una fisioterapia respiratoria vera e propria

Gli studi scientifici più attuali suggeriscono che un programma di nuoto per bambini asmatici può migliorare alcuni parametri della malattia e la gravità dell’asma

Appare chiaro che il nuoto può essere un efficace intervento non farmacologico per il bambino o l’adolescente con asma (J.S. Wang, Respirology 2009: “The effects of a swimming intervention for children with asthma”). Inoltre

il nuoto è lo sport con il minor potenziale di provocare l’asma indotta dall’esercizio

Paragonando il nuoto rispetto alla corsa e al ciclismo alcuni studi hanno messo in luce una differenza statisticamente significativa. Durante la corsa e il ciclismo gli episodi di broncospasmo ovvero accesso acuto di asma, possono addirittura aumentare da quattro a sei volte rispetto al nuoto (M. Goodman, Journal of Asthma, 2008: “Asthma and swimming: a meta-analysis”)

L’asma e il cloro

Qualcuno parla di “allergia al cloro” o pensa che il cloro possa scatenare l’asma. Non è così.

Sulla base degli studi attuali, non esistono prove evidenti che suggeriscano che il nuoto ricreativo possa peggiorare l’asma ben controllata in ambienti con cloro.

Sono particolarmente affezionata al lavoro scentifico Pediatric Pulmonology 2009, “Swimming Pool, Respiratory Health, and Childhood Asthma: Should We Change Our Beliefs?” di Z.S. Uyan, E. Baraldi et al perché uno degli autori è il prof. Eugenio Baraldi, presso la cui Scuola mi sono perfezionata nell’utilizzo della spirometria per la diagnosi e la terapia del bambino asmatico.

Suggerimenti per il nuotatore che soffre di asma cronico e acuto

Nonostante l’ambiente caldo umido delle piscine sia adeguato a chi soffre di asma, è buona norma nei soggetti asmatici tenere sempre a portata di mano il proprio inalatore con il farmaco broncodilatatore.

In alcuni casi più gravi, il proprio medico specialista può ritenere opportuna per il paziente l’inalazione del farmaco broncodilatatore 10 minuti prima di iniziare la nuotata.

Consultare il proprio medico di famiglia se il nuoto sembra peggiorare l’asma, potrebbe essere un segno che il trattamento in corso non è ottimale.

Per chi invece ama il nuoto in acque libere è importante ricordare che la temperatura dell’acqua più fredda potrebbe influire sull’asma. Indossare una muta ben aderente può sicuramente essere d’aiuto, e suggerisco di evitare le “nuotate invernali”: i nostri laghi e i nostri mari sono più gradevoli durante l’estate!

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dottoressa bertassi seduta alla sua scrivania

Dottoressa F. W. Bertassi

Medico chirurgo Pediatra Omeopata Allergologa Infantile – Meda (Monza Brianza)

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