Achillea rimedio naturale per la cura della pelle irritata
Ho pensato che potrebbe essere utile sapere come preparare una ricetta topica a base di Achillea, un rimedio naturale per la cura della pelle irritata.
Ricordo a tutti gli interessati che la scelta di raccogliere per proprio conto i prodotti della natura per uso personale necessita dell’essere ben certi nel saperli riconoscere. Per questo motivo consiglio si avvalersi di esperti sia per la raccolta che per le preparazioni galeniche, ma qualche volta mi diverto a preparare in casa quello che mi serve.
In questo articolo voglio comunque raccontarvi tutte le tappe che adotto io personalmente per preparare in casa una crema o unguento a base di questa pianta:
- Riconoscimento e raccolta dell’Achillea
- Essicazione e conservazione dell’Achillea
- Infusione per estrarre i principî attivi
- Preparazione dell’unguento
Per aiutarvi in questo percorso ho preparato alcune foto che ho scattato io stessa alle piante di Achillea che ho raccolto la scorsa estate. Bene, possiamo cominciare.
Come riconoscere l’Achillea Millefolium
Se i fiori dell’Achillea sono molto simili ad altre erbe diffuse nelle nostre aree, la pianta di Achillea risulta facilmente identificabile per le particolarissime foglie dall’aspetto di felce e i suoi fiorellini unici.
FOTO 1
Bisogna stare bene attenti però a non confonderla con altre piante simili.
Come vedrete nella Foto 1, ecco un mazzolino di tre piante diverse che ho raccolto personalmente.
Sapreste riconoscere tra queste l’Achillea?
Vi aiuterò. Ecco qui una serie di foto che vi dimostrano le peculiarità di Achillea Millefolium e le differenze con altre piante erbacee simili.
Le piantine di Achillea si trovano disposte a macchia, soprattutto lungo i sentieri, e sono alte circa tra i 30 e i 40 centimetri.
FOTO 2
Come riconoscere i fiori di Achillea
Per prima cosa vanno distinti i fiori di Achillea: un agglomerato di infiorescenze del diametro di pochi millimetri, bianchi o leggermente rosati e riconoscibili (Foto 2) per il raggio più esterno formato da cinque petali sfrangiati, e un disco centrale di fiori tubulosi di un colore più giallastro.
Importantissimo dato da conoscere è che i fiorellini dell’Achillea si presentano in gruppetti di 3-4 su steli che si dipartono ad altezze diverse dal gambo, e non tutti insieme, come vedete nella Foto 3 in cui l’Achillea è quella a sinistra.
FOTO 4
Come riconoscere le foglie di Achillea
Di grandissimo aiuto è l’apparato fogliare, così particolare e differente da tutti gli altri. Come vedete nella foto 4, le foglie sono verdi, lunghe e fittamente divise in segmenti lineari acuti.
Si presentano alterne lungo lo stelo, mai raggruppate ma “solitarie”, da distinguere rispetto ad altre piante erbacee (foto 5).
La parte più complicata del riconoscimento è fatta!
Come raccogliere l’Achillea
Ora passiamo alla raccolta.
L’Achillea Millefolium cresce spontanea nei nostri prati, dalle pianure fino ai 2500 metri di altitudine. È una delle prime piante a crescere in primavera e fiorisce per tutta l’estate.
L’Achillea Millefolium selvatica va cercata in aree erbose in pieno sole.
Il momento migliore per la raccolta è vicino al plenilunio possibilmente al mattino, meglio ancora dopo una bella notte di pioggia.
Le piantine vanno tagliate a circa 15 centimetri dalla base, appena sopra un nodo fogliare.
Essiccazione e conservazione
FOTO 6
Dopo la raccolta l’Achillea va separata in piccoli mazzi (Foto 6) e disidratata facendola essiccare in un luogo secco e buio, legata a testa in giù per circa un mese, fino al successivo plenilunio.
FOTO 7
L’Achillea essiccata può essere conservata in un contenitore di vetro e in un luogo fresco, asciutto e buio. (Foto 7)
Infusione per estrarre i principi attivi
Dopo un mese la metto in infusione solvente che servirà per estrarre i principi attivi.
- Per prima cosa preparo la pianta: usando forbici da cucina molto ben pulite, e inizio tagliando i capolini dagli steli, il più vicino possibile ai fiori.
- Quindi, tenendo la parte superiore dello stelo in una mano, con l’altra rimuovo le foglie lungo lo stelo dall’alto verso il basso.
- Gli steli vanno poi ridotti in pezzetti molto piccoli, passaggio importante perché per aumentare il contatto tra il materiale vegetale e il liquido solvente, la pianta deve essere sminuzzata ma non polverizzata.
In genere un buon risultato si ottiene con la macerazione di una pianta in una miscela di acqua e alcool, ovvero la Tintura Officinale da pianta secca. Questo perché? Perché l’Achillea è ricca di olî sia idrosolubili che liposolubili che si estraggono meglio attraverso l’alcool, come riportato nel Volume sulle piante officinali pubblicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
- Per ottenere la mia tintura ho utilizzato un barattolo di vetro ben pulito e ho coperto 50 grammi di piante essiccate e ben preparate con 180 ml di alcol a 70° e 70 ml acqua. La proporzione, come vuole la Farmacopea internazionale, deve essere una parte di pianta con cinque di solvente.
- Ho chiuso ermeticamente il mio barattolo e l’ho riposto in luogo buio per almeno 30 giorni. Durante il periodo di macerazione il barattolo deve essere controllato ogni tanto e scosso per agevolare il contatto tra solvente e pianta.
- Passati i 30 giorni arriva il momento del filtraggio del composto ottenuto aiutandosi con un colino molto fitto, per poi conservarlo in bottiglie scure e chiuse ermeticamente.
Come preparare l’unguento a base di Achillea
Achillea Millefolium come prodotto fitoterapico ad uso topico dà grandi soddisfazioni.
La formulazione consigliata dagli studi più accreditati è l’utilizzo al 30% della tintura madre in pomate, unguenti o olî.
In genere io utilizzo un gel o una crema o un olio base che già utilizzate come idratante, che non contenga profumazioni aggiunte.
Miscelo un terzo di tintura con un terzo del preparato che avete scelto: per me ho usato olio di mandorle dolci.
Ecco pronto il vostro preparato a base di Achillea Millefolium, ottimo rimedio naturale per la cura di dermatiti ed eczemi.
Ricordo sempre che prima di usarlo dovrete testarne una goccia sulla parte di pelle interessata al trattamento, per verificare di non essere intolleranti.
Se volete conoscere meglio questa pianta leggete anche
Achillea Millefolium: una storia millenaria
In questo articolo vi parlerò dell’Achillea Millefolium, una piccola-grande pianta con una storia millenaria nel campo delle cure mediche che amo moltissimo.
Per la stesura di questo articolo mi sono avvalsa di fonti governative accreditate e articoli scientifici internazionali