Omeopatia

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Tabella dei Contenuti

L’Omeopatia e i suoi benefici

Secondo l’OMS Organizzazione Mondiale della Sanità

la Medicina Omeopatica è il secondo più grande sistema di medicina al mondo

L’omeopatia è un sistema ben descritto e scientificamente fondato per avvicinarsi alla salute e alla malattia.

Infatti tutte le osservazioni emerse sono state annotate e seguono alcune precise regole di base, primo fra tutti il Principio della similarità o Legge dei Simili.

E’ scientifico in quanto si basa su esperimenti riproducibili.

La Medicina Omeopatica è stata approvata dal Governo Italiano e dagli organismi che controllano la Salute (es. AIFA) e tra questi l’Istituto Superiore della Sanità.

La Medicina Omeopatica allo stato attuale è una scienza ormai consolidata che, nonostante sia approvata in tutto il Mondo, rimane ancora tema di dibattiti e di dubbi.

Perchè ho scelto di studiare omeopatia

Subito dopo la laurea mi sono chiesta perché nella pratica vi fossero incongruenze con quanto mi avevano insegnato in via teorica all’Università. Faccio un esempio. Al terzo anno della Facoltà di Medicina, corso di Fisiologia Umana, mi avevano insegnato che la febbre è un meccanismo utile al corpo, perché il corpo mette in atto una serie di processi che portano alla guarigione. Poi però, nella pratica …. guai se non fai abbassare la febbre al paziente con i prodotti farmacologici! I conti non mi tornavano.

Per questo motivo ho pensato ad approcciarmi ai concetti delle Medicine cosiddette alternative, che poi in effetti sono tradizionali, ovvero legate alla tradizione e storia dei popoli, e che vantano secoli di vita.

Tra queste quella che mi aveva attirato maggiormente era l’Omeopatia. Avevo circa 30 anni. E da allora svolgo entrambi i ruoli:

Dottoressa Bertassi Monza Brianza Pediatra Omeopata Allergologa

Cerco di curare i pazienti riportandoli su una strada energetica ottimale attraverso la Medicina Tradizionale omeopatica e fitoterapica, e quando proprio non mi riesce, arriva l’utile (ma a mio parere troppo abusata) Medicina Ufficiale

I concetti base

  1. L’omeopatia cerca di stimolare i meccanismi e i processi di difesa naturali del corpo in modo da prevenire o curare la malattia.
  2. Il trattamento prevede la somministrazione di sostanze diluite (i rimedi) tanto da non essere dosabili con gli strumenti che l’uomo ha attualmente. Produrrebbero sintomi simili di malattia in persone sane se somministrati in dosi maggiori (ponderali)
  3. Il trattamento in omeopatia è individualizzato, ovvero su misura per ogni persona. Il Medico omeopata seleziona i rimedi in base a un quadro globale del paziente che si basa sui sintomi, la fisiognomica, lo stile di vita e gli stati emotivi e mentali. La stessa malattia in due pazienti diversi potrebbe necessitare di essere risolta con rimedi diversi, quindi potremmo avere due rimedi diversi che curano due pazienti diversi con gli stessi sintomi.
  4. La cura non si basa semplicemente sulla scomparsa della malattia, ma sul miglioramento dei disturbi per poter accompagnare il paziente al proprio equilibrio ottimale e stabile sia fisicamente che psicologicamente, e superare la malattia.
  5. I farmaci omeopatici derivano da un’ampia varietà di sostanze vegetali, minerali e animali.
  6. I medicinali omeopatici sono preparati secondo gli standard della Farmacopea omeopatica di ogni Paese, e la versione statunitense è stata rivista e approvata dalla Food and Drug Administration e dal Congresso degli Stati Uniti.

Secondo il principio omeopatico ogni malattia nasce da un disturbo della “energia interiore” del paziente. Poiché l’origine della malattia avviene partendo dal livello energetico personale, il rimedio omeopatico scelto sarà relativo a questo stato personale.

Storia dell’omeopatia

Il principio fondamentale dell’Omeopatia, la “Legge dei Simili”, fu messa a punto dal medico Christian Fredericke Samuel Hahnemann (1755-1843). Hahnemann pubblicò le sue esperienze nel 1810 in un libro chiamato Organon, poi riveduto nel 1842.

Hahnemann sperimentò su se stesso che ogni sostanza che assumeva produceva sintomi ben distinti sia sul piano fisico che mentale. Per evitare effetti nocivi dalle normali dosi delle sostanze testate, ha diluito ogni medicinale fino a raggiungere la massima diluizione che avrebbe comunque prodotto una risposta migliorativa e una guarigione dai sintomi. Questi sono i principi base della medicina omeopatica. Samuel Hahnemann in buona sostanza può essere considerato il padre della farmacologia sperimentale.

Da Hanneman in poi sono stati pubblicati molti testi che aiutano il Medico omeopata nel proprio lavoro, ovvero i Repertori o Materie Mediche di cui tra gli altri quelli di Leon Vannier (1880-1963), di Henry C. Allen (1836 – 1909), di William Boericke (1849 – 1929), di James Tyler Kent (1849 – 1916) solo per citare quelli che uso di più, il cui elenco è visitabile QUI .

Inoltre vi sono in buon numero di scuole al mondo che organizzano corsi di Omeopatia per i Medici, tra queste l’Accademia fondata da George Vithoulkas.

Differenze tra trattamenti omeopatici

Cos’è l’omeopatia unitaria? Cos’è il prodotto omeopatico complesso? Cosa sono le diluizioni?

Il rimedio omeopatico unitario significa che viene somministrato un solo rimedio diluito e dinamizzato alla volta, perché quel rimedio corrisponde al quadro complessivo del paziente. Si tratta di una prescrizione che mira alla globalità di quel paziente che, tornato in equilibrio energetico, riuscirà a superare i sintomi che lo affliggono.


Alle volte questo non è subito facile per il Medico, che ha bisogno di incontrare il paziente più volte per conoscerlo meglio. In questo caso viene utile il rimedio omeopatico complesso che è formato dall’associazione di una serie di rimedi che possono iniziare a migliorare quella specifica patologia, aiutando il Medico a scegliere in questo gruppo di rimedi quello che poi sarà quello giusto per quel selezionato paziente.

La cura non è semplicemente la scomparsa di uno o più disturbi, ma un equilibrio
ottimale e stabile sia fisicamente che psicologicamente

I medicinali omeopatici possono essere somministrati in

  • gocce
  • granuli (circa 3 mm di diametro)
  • globuli (circa 1 mm di diametro)

e hanno differenti diluizioni (le potenze) che seguono la modalità centesimale hannemaniana:

  • dosi segnate in CH che partono in genere da 5 e salgono di numero diventando meno diluite ma più potenti

oppure

  • dosi segnate in D ovvero per potenza decimale: D1, D2 che rappresenta la decima parte di D1, ecc.

Insomma: una complicata faccenda per il farmacista!

Le gocce possono essere assunte direttamente in bocca o essere sciolte in acqua. I granuli e i globuli devono essere sciolti lentamente sotto la lingua.

I rimedi non vanno mai toccati con le mani per non disperdere il prodotto, per questo si utilizza il tappo dosatore.

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dottoressa bertassi seduta alla sua scrivania

Dottoressa F. W. Bertassi

Medico chirurgo Pediatra Omeopata Allergologa Infantile – Meda (Monza Brianza)

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