In ogni epoca della vita ci si può trovare a combattere con il problema del sonno.
Personalmente io non assumo melatonina ma utilizzo piante medicinali, fitoterapia o nutraceutica, per aiutarmi e permettermi il giorno dopo di essere “sul pezzo”.
La melatonina invece è un ormone e quindi bisogna fare attenzione soprattutto perché il nostro corpo la produce già naturalmente attraverso la neuroipofisi, una ghiandola che di trova nel cranio e che è strettamente collegata con il cervello. Cosa succede allora se ne assumiamo in più e anche quotidianamente?
Ecco cosa ci dice il dottor Valerio Brunetti, Neurologo, Centro di Medicina del Sonno, Policlinico Universitario Gemelli di Roma.
“La melatonina, prodotta naturalmente dal cervello, è generalmente sicura. Tuttavia non è una pillola miracolosa e, nel trattamento dell’insonnia, non dispone di evidenze scientifiche forti: l’effetto varia molto da persona a persona ed è spesso modesto. Alcuni studi dimostrano che la melatonina può essere utile negli anziani, che tendono a produrne meno. La sua efficacia, inoltre, dipende in gran parte dall’orario di assunzione. L’autosomministrazione senza indicazioni mediche può portare a dosaggi e tempi sbagliati, con il rischio di alterare i ritmi biologici, peggiorando la qualità del sonno”.
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